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martedì 12 agosto 2008

Testi canzoni hip hop italiano



Lord bean-Street opera





Lord bean kids FDC 950 ninety nine
Vedo lo spettro del rispetto
l'hanno ucciso adesso cerca il mandante
radar per la strada l'assassino è latitante
fra la tante mandrie ognuno è comandante
il più grande maschera le vesti da infante
lattante fatti le dovute vasche a nuoto
impara dai racconti dei vecchi seduti attorno al fuoco
si tira avanti Pasley sto vivendo fasi
trattenendo sfasi sopportando scrausi
con la smania degli applausi
ma si stancheranno se li nausei
resi reduci dai metodi più che dai casi
sono passati sugli insegnamenti dei sapienti
senti sentimenti spenti e concorrenti deludenti
se non riempi le inopportune lacune
nonostante l'acume è facile perdere il lume
piume è quel che siete dinanzi al soffio dei saggi
andate pure alle feste vestiti pronti a fare i gaggi
Karate Kid wannabe Daniel San cadi
ai collaudi se non caghi mister Miagi
volti nuovi intenti a tirar fuori chiodi qui disponi
ma più ti esponi più ti rompono i coglioni
presunzioni a pieno umiltà zero e un tot di crew e b-boy
mangiati a colazione da chi ne sa più di voi
per chi fa brutto col fantasma della soap-opera
soap povera Lord Bean street opera

2XRit
Lord Bean questa è una per i veri kings
l'opera di strada per chi merita i suoi crediti
per chi non rispetta per chi non l'accetta
per chi non ne sa e si crede in vetta e vendetta

Restare in piedi tra teppisti e pacifisti qualunquisti e cronisti
fra gli arrivisti già visti e tra gli agonisti malvisti ha i suoi rischi
ma soprattutto è impossibile a dirsi come se realisti
e capirsi senza tradirsi in questi abissi
odio non fai amicizia con tutti i pirana di 'sto oceano
la furbizia è stata a far le crepe che si creano
ogni colpo si esterna, ogni faida è conferma
regole di merda risolte a cartone e sberla
vogliono far la guerra io sono sulla terraferma
piango col soldato Ryan ma rido di ogni caserma
vent'anni e mi ritrovo con il fiato pronto in tavola
potevo esser sul fronte se nascevo settant'anni fa
smettiamola, non è lo sbarco in Normandia
molla l'artiglieria intanto spacco in Lombardia
lirico Messner scalo le vette
brucio gli anticristi delle troppe finte sette
per rifarsi non è mai tardi
ma alcuni fondono in testa oppure esplodono come petardi
altri troppo bastardi mi è difficile amarli
e intanto perdo stima nei loro riguardi
per la stada terroristi e sommosse
spray attivisti contro divise a strisce rosse
rabbia da espellere celere celere quest'impeto
la rivolta sotterranea alla quale incito
non è che recito è che medito su quel che è lecito
sollecito metrico l'esito
metti a fuoco quel che predico e quello che dico
perché adesso l'invito è a prender la mira sul vero nemico.

1 commento:

Cesare Blanc ha detto...

ciao...scambio link?
il blog è www.male-miele.blogspot.com

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